Grazie.
Non conosco in nessun modo Elisabetta e Elena ma ho sentito parlare bene di loro. Le ho contattate per un'intervista chiedendo loro di fornirmi del materiale per capire la loro storia e la loro relazione con il mondo di Hocus&Lotus. Mi hanno mandato una mail in cui raccontano come lo hanno conosciuto, come lo hanno approcciato, quale percorso hanno seguito per diventare Magic Teachers e anche Trainers. Raccontano come una Magic Teacher si respira nell'aria se è originale oppure no e i bambini lo mostrano subito. Dunque non farò loro una vera intervista ma vi lascio leggere questa storia, sembra una fiaba d'amore proprio come quella di Hocus&Lotus. Alla fine giusto un paio di domandine.
Da destra: Elisabetta, Elena, Big Hocus e Simona di English4 Hocus and Lotus |
bisognava procedere con la scelta dell'argomento di tesi nella nostra materia di specializzazione:
Didattica della lingua inglese. La docente di riferimento, Prof.ssa Rizzardi, ci aveva come al solito
proposto vari argomenti e fra questi ci mostra un volantino che pubblicizza la presentazione di un
metodo innovativo e sperimentale per insegnare la lingua straniera in età precoce. Appuntamento:
convegno ad Urbino con la Prof.ssa Traute Taeschner della Sapienza di Roma. Era il 1999.
Accattivante l'idea di potersi dedicare ad una tesi sperimentale e non solo compilativa. Le parole
“magia”, “drammatizzazione” ci affascinavano, ma mai tanto quanto è stato assistere al convegno.
Traute, come al solito magica e coinvolgente, ci ha portato in un mondo in cui si parlava la nostra
stessa lingua, quella che rappresentava quello che volevamo sentirci dire a proposito di che cos'è e
cosa deve essere l'insegnamento: una perfetta sintonia fra l'educatore e il discente in un mondo in
cui la lingua straniera diventa il mezzo per trasmettere mondi possibili ed immaginari per dare un
senso alle parole e ai pensieri. Ecco quale sarebbe stato il nostro argomento di tesi: Le avventure di
Hocus e Lotus. Il 1999 è stato un anno importante, alla fine della quale si sarebbero raccolti i
risultati dei primi tre anni di sperimentazione sulle 120 insegnanti di tutta Italia. Noi ne abbiamo
seguite due in particolare per tutto l'anno: Elisa Galbusera e Rita Sala.
Le abbiamo osservate, studiate, abbiamo raccolto con loro i risultati sui bambini e abbiamo
proposto delle prove finali. Tutti questi dati li abbiamo analizzati tramite il programma Childes, che
ci era stato insegnato in una visita a Roma, e abbiamo proceduto con le analisi lessicali e sintattiche.
Le valutazioni finali hanno permesso ad Elisabetta e me di laurearci con successo nel 2000.
Dalla nostra laurea abbiamo fatto alcuni lavori non perfettamente attinenti ma da li a breve siamo
diventate tutor e instructional designer per l'Università degli Studi di Milano su progetti di
insegnamento della lingua inglese alle matricole per il conseguimento di certificazioni
internazionali prima e poi su linguaggi specialistici per differenti facoltà. Nonostante il nostro
insegnamento fosse diretto a studenti “adulti” facevamo nel frattempo tesoro di quelli che erano i
concetti cardine che avevamo studiato: l'affettività, la condivisione, lo sguardo, non sono elementi
di sola competenza infantile. Qualsiasi tipo di apprendimento avviene solo se esistono queste
Alla fine dei tre anni del nostro contratto con l'Università non ci siamo arrese ai tentativi della vita
di convincerci a fare altro o a cercarci un bel posto fisso e abbiamo deciso, insieme alle altre nostre
colleghe ed amiche con cui avevamo lavorato in quei tre anni, di rendere l'insegnamento la nostra
attività imprenditoriale. Un anno almeno per districarsi nel capire cosa voleva dire fondare una
società, quali sarebbero state le nostre incombenze al di là di quelle didattiche, un anno per
raccogliere le forze necessarie per fare dei sacrifici che ci hanno portato alla English4 Studio
English4 è uno studio di professionisti della didattica che progetta e gestisce corsi di lingua inglese
per bambini e adulti con particolare attenzione alla persona e ai suoi obiettivi e ovviamente attenti
all'empatia da instaurare con qualsiasi persona che vuole imparare una lingua straniera, mettendosi
Come poteva English4 lasciare Hocus&Lotus nel loro parco? Li abbiamo invitati da noi e ci sono
venuti molto volentieri. Abbiamo da subito inserito nella nostra offerta formativa i corsi per i
bambini e abbiamo ri-contattato la Prof.ssa Taeschner per poter diventare formatrici del metodo e
così è stato. All'inizio siamo riuscite ad inserire Hocus&Lotus nelle scuole materne, poi ci è stato
"vietato" perché il Comune di Milano aveva inserito un metodo da loro direttamente promosso nelle
scuole precludendo qualsiasi altro. Presentazioni, passa parola etc...ci hanno aiutato a far partire i
nostri corsi Hocus&Lotus in fascia pomeridiana.
La formazione inoltre ci è sempre piaciuta moltissimo per la possibilità di condividere con altre
insegnanti tutto il nostro entusiasmo per il metodo e perché si vedono le insegnanti prima e sempre
più spesso libere professioniste poi, acquisire nei mesi i concetti che permettono loro di cambiare il
loro modo di essere con i loro studenti, e in alcuni casi, anche di imparare o migliorare il loro
inglese secondo il principio "learning while teaching".
Quest'anno English4 festeggia i suoi primi 10 anni di attività con nostra immensa soddisfazione.
Tanti sono i bambini che sono cresciuti da noi con Hocus&Lotus e che non ci abbandonano anche
oggi che sono adolescenti, perché usando le loro parole “l’inglese qui è bello, non come quello che
faccio a scuola”. E ancora tante sono le insegnanti, le mamme, le educatrici che si sono formate qui
da noi e che ora hanno cambiato la loro vita grazie all’incontro con Hocus&Lotus.
Sicuramente sono cambiate molte cose negli ultimi 10 anni sia nella formula di erogazione della
formazione, sia nel numero e tipologia di persone coinvolte. L'obiettivo è una sempre maggiore
professionalizzazione per far fronte anche alla sempre crescente concorrenza di metodi più o meno
Noi di English4 siamo però convinte che la serietà e la professionalità che speriamo ci hanno
sempre caratterizzato siano la chiave per far fronte a tutto ciò e che la differenza "si veda, si senta, si
percepisca" al di là di tutto.
L'acting out del format narrativo mette a volte in difficoltà le Magic Teachers agli esordi per via dell'impostazione che può apparentemente essere vissuta come rigida, ci vuole un tempo di pratica affinché quella che viene vissuta come rigidità diventi spontaneità. Di solito con l'arrivo della spontaneità la Magic Teacher si illumina di funzionalità, e più si rende conto della potenza del metodo e più diventa magica nell'esecuzione. Ci potete raccontare come voi avete vissuto l'iniziale approccio con l'impostazione apparentemente rigida del metodo?
Forse non l'abbiamo mai considerata rigida. Veniamo da una formazione didattica e sappiamo che l'insegnamento non è improvvisazione, quella viene dopo quando sei molto esperta. Ci vuole programmazione e metodo affinché sia veramente efficace. La struttura di Hocus&Lotus segue giustamente delle regole a cui ci siamo volentieri uniformate ma che non sono mai state considerate "rigide" perché non c'è niente di più personale che mettere il proprio corpo e la propria espressività al servizio di una lingua straniera. Ogni gesto, o espressione, per quanto univoche, esprimono chi noi siamo. Nessuno farà mai Hocus o Lotus, sad or happy, nello stesso modo, ognuno ci deve mettere la propria individualità, ognuno deve dare se stesso proprio in quelle frazioni di secondo.Esiste una Rete di Eccellenza dove troviamo l'elenco delle Magic Teachers sul terriotorio italiano, il loro livello, il grado di formazione, le proposte offerte e esistono delle ex-magic teachers o delle non-magic teachers che in qualche modo lavorano con i materiali Hocus&Lotus. In che termini pensate si possa operare per impedire il perdurare delle false Magic Teachers? E qual è l'importanza della Rete di Eccellenza ai fini della tutela del cliente?
Questo è piuttosto complicato, lasciarsi veramente andare per goderne appieno come insegnante e perché i bambini entrino in sintonia.
Sicuramente tutti i cambiamenti che sono stati apportati alla formazione sono efficaci, ovvero rendere possibile l'acquisto dei materiali solo a coloro che prendono la certificazione e che sono iscritte al corso di formazione è sicuramente un passo avanti. Il rischio spesso è che qualcuno faccia il corso e lo insegni poi alle colleghe per risparmiare sulla formazione. La rete di eccellenza dovrebbe aiutare nell'identificare queste situazioni su cui, purtroppo e per forza, bisogna intervenire. Poi, come già scritto, l'utenza dovrebbe rendersi conto delle differenze di chi è preparato veramente o meno.Davvero grazie a tutte le colleghe che mi rispondo perché è anche in queste condivisioni che noi cresciamo tutte insieme all'interno della rete di eccellenza, un luogo virtuale dove non solo l'utente può trovare noi ma anche noi ci ritroviamo per confrontarci, consigliarci, supportarci ogni giorno e questo clima di armonia che si vive tra le Magic Teachers, in un momento tanto difficile, è davvero speciale, magico.
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