venerdì 15 aprile 2016

Spino di Ilaria Guarducci

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In un bosco nero, nero vive un essere davvero cattivo, cattivissimo.
Il suo nome è Spino e ve lo presento.

Ricorda vagamente il lupo cattivo (leggi Lupi buoni e lupi cattivi) ma ha spine, anzi punzoni pungenti e cattivi ovunque, anche sul sedere.
Ama spaventare tutti quelli felici e gioiosi, piccoli e indifesi, lenti e ridarelli animali perché ... mmmm ... perché .... perché?
Forse perché lui non ha mai imparato a ridere?
Forse perché lui non ha mai imparato ad amare?
Forse perché lui non è stato amato?
Forse perché di lui hanno riso?
Quale infausto motivo spinge uno spino a impostare la sua vita sullo spavento, sulla derisione, sulla solitudine ... non lo capirò mai.

In ogni caso, come sempre avviene nella vita (altrimenti che senso ha?) succede qualcosa di imprevisto, qualcosa che proprio non era in programma e tutto cambia. Il cambiamento si sa, è un momento di confusione per tutti e se si è soli la confusione stagna senza risposta, senza confronto, senza un perché.
Rimane quasi paralizzata.
Per fortuna una zampa di coniglietto porta fortuna arriva a mostrarti qualcosa che da solo e senza l'imprevisto non avresti potuto vedere.
Il coniglietto Bernardo è secondo me quella zampina amica che tutti nella vita speriamo di incontrare, ma anche la nostra coscienza che ci sveglia e ci mostra altro di noi stessi e se siamo bravi a vedere questo altro, rimaniamo meravigliati a bocca aperta come i bambini.
Poi c'è la via della scelta consapevole.
Anche Spino fa la sua scelta ma sulle lumache no, non cambia idea:
A pensarci bene, [...] e le lumache ... Beh, le lumache erano davvero insopportabili.
Cosi l'ho leto io, poi lo leggo ai miei figli e si scatenano pazze risate alle disavventure di Spino, tenerezza per il coniglio Bernardo, voglia di sperimentare lo Spino cattivo e pietà per quelle povere lumache e alla fine mi sento dire:
Attento Spino o chiamo la Lumaca Ribelle (leggi La Lumaca che voleva conoscere le ragioni della sua lentezza) che ha combattuto mostri ben più prepotenti di te.

E allora tutte le mie riflessioni si perdono in una grande risata liberatoria e non se ne parla più.
Buon divertimento con questa splendida lettura.

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