venerdì 14 ottobre 2016

The Secret Garden e i segreti della lettura

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Mio figlio ha l'influenza e rimane a casa, per fortuna i miei figli sono abituati a stare con me anche quando lavoro dunque nessun problema. Io sto al computer a lavorare, studiare testi e cercare di creare percorsi di apprendimento dell'inglese per studenti che vanno dai 3 ai 15 anni, sul tavolo ci sono io, il mio computer libri sparsi e mio figlio che legge il suo libro sugli insetti. Lui ha quattro anni ed è un tipetto sveglio niente male. Ad un certo punto mi guarda e mi dice:
I segreti del giardino, mamma bello questo libro
 Mi si apre la bocca, abbasso lo schermo del computer e confermo quanto sospettato, dietro lo schermo c'è il libro The Secret Garden lo prendo, lo mostro a mio figlio e gli chiedo
Amore, in che lingua è scritto questo libro?
In inglese mamma
Puoi leggermelo piano piano
De-si-cret-ga-rden, ecco il segreto del giardino
Non è la prima volta che rimango a bocca aperta con i miei figli. La prima a quattro anni venne un giorno e cominciò a raccontarmi storie in spagnolo, le inventava lei, facevano ridere e io ero talmente sorpresa che le scrissi.
Tutti e due intorno ai quattro anni hanno iniziato a leggere.
Per la prima credevo che a scuola la forzassero a leggere, tanto che mi arrabbiai perché mi sembrava presto ma poi anche il secondo a quattro anni ha cominciato a leggere.
Ora ne ha quasi cinque.
Tutti voi che mi seguite e che mi conoscete da un po', ora vi aspetterete che io vi spieghi come ciò avviene e invece no. Non ho nessuna spiegazione se non la mia emozione nel vedere i progressi con i miei occhi invece che sentirmeli raccontare da qualcuno.
Io con i miei figli ho letto tante storie e in più lingue (inglese, spagnolo e francese), sin dalla nascita, leggevo quello che piaceva a me e quello che piaceva a loro. Erano molto piccoli, addirittura il secondo aveva meno di tre anni quando li addormentavo leggendo il piccolo principe in francese. Abbiamo letto insieme storie lunghe e storie brevi, in tutte le lingue da Esopo a Sepulveda, tradizioni italiane, germaniche, inglesi, spagnole e sud americane. Storie lette senza nessuna immagine, poi venivano le immagini che loro confrontavano con quelle immaginate, poi se possibile i cartoni animati della stessa storia e dunque confrontavano quello che avevano immaginato con le illustrazioni con il film.
Posso tranquillamente dire che le storie che in casa nostra ci hanno accompagnato per periodi lunghissimi sono state

Il piccolo principe (in francese e spagnolo)
La lumaca che voleva conoscere le ragioni della sua lentezza (in spagnolo)
La storia del topolino perez (in spagnolo)
Le avventure di Alice e Giallo coniglio bianco (in italiano scritte da me per i miei bambini - scusate sono nostre)
Barbapapà (in francese)
Cappuccetto rosso (in inglese)
Caillou (in spagnolo)
L'Elefante Elmer (in italiano e spagnolo)
Federico, Guizzino, L'albero delle parole e piccolo giallo e piccolo blu (ovviamente in italiano)
La zuppa di sasso (in italiano e anche direttamente da Alfonso Cuccurullo che a detta di mio figlio: "mamma la sa meglio di te")
Storie di querciantica (in italiano)
Le avventure di Hogard (in italiano)
direi anche le avventure di Hocus&Lotus (ovviamente in inglese)

Riesco ad immaginare che alcuni dicano che non è poco, che sono stata brava, che bello questo e che bello quello ma la mia sorpresa rimane perché questo mio percorso era molto familiare e non avrei mai pensato (come invece era sicuro il nostro pediatra romano Federico) che si potesse arrivare a tanto e dunque la domanda rimane:
Come avviene tutto ciò?
Sicuramente ha ragione la professoressa Taeschner, si tratta di una buona relazione che rende felici i bambini di attraversare quel percorso e sentendosi felici e bravi spingono per andare oltre. La stessa cosa diceva il pediatra di cui sopra ma la domanda rimane, e forse non ha una risposta, forse a volerci pensare bene non ci sono spiegazioni che conosciamo ma solo osservazioni, come questa mia.
La domanda rimane quella
Come avviene tutto ciò?
La domanda rimane perché, a parte il percorso di Hocus e il desiderio di lasciare un seme in altre lingue, il mio percorso è stato inesperto, basato sull'osservazione di ciò che funzionava e non funzionava, scegliendo di portare avanti ovviamente solo i percorsi che davano risultati ma non ho una conoscenza approfondita di ciò che veramente avviene nel cervello e mi incuriosisce tantissimo.
ho letto libri come

Proust e il calamaro
Capire la dislessia
Tempeste nel cervello
I neuroni della lettura

Tutto ciò mi ha arricchito molto e forse un po' permesso di indirizzarmi ma la mia sorpresa di fronte a certi bambini rimane e non si spiega.
Tra i miei DinoAlunni c'è un bimbetto che ha iniziato il corso a 3 anni, stava zitto zitto e non si muoveva troppo, osservava silente, sembrava quasi annoiato ma la madre diceva che era contento. Dopo sei mesi ha cominciato a raccontare le storie di Hocus in inglese come fosse la cosa più normale del mondo, così all'improvviso, come se lo avesse sempre fatto.
Un altro bimbetto era sveglio e parlava, poi ha avuto un momento di difficoltà ed è entrato in modalità rifiuto.
Quando sua madre è venuta a lezione per dimostrare quanto fosse bella, lui ha fatto un salto di qualità linguistica impressionante. A quattro anni è in grado di decontestualizzare le frasi che impara.
Il mio è un mestiere dai pochi riconoscimenti economici ma le gratificazioni emotive che si hanno con questi bambini sono infinite, la domanda però rimane quella:
Come avviene tutto ciò?
Buone letture a tutti, grandi e piccoli.

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