Leggo nella Rete di Eccellenza che la Magic Teacher Olga Bruno ha preparato per i genitori dei suoi DinoAlunni un vademecum su come aiutare i loro bambini nella quotidianità.
Mi sembra una splendida idea, in fondo i genitori che vengono a chiederci corsi per inglese e hanno scelto il nostro metodo hanno capito benissimo quanto la relazione sia importante nell'apprendimento.
Olga ha preparato una serie di frasi che i genitori possono utilizzare con i loro figli, contestualizzandole in momenti di vita quotidiana e dividendole per le sei storie di ogni livello.
Un'idea fantastica!
Penso subito ad una mamma di un mio DinoAlunno di 3/4 anni che qualche tempo prima mi disse di come suo figlio le faceva capire che Brrr significasse freddo e lei provava a spiegargli che si diceva cold.
Le dissi subito di non spiegare con un
freddo si dice cold e non brrr
perché il bambino non stava sbagliando,
stava interpretando e formando nella sua mente il concetto inglese di freddo,
parte da brrr per arrivare a cold
ed è proprio questo il momento di NON dover tradurre.
Le ho detto di rispondere semplicemente
"Yes cold, brrr cold".
Letto del Vademecum per i genitori (quello che Olga ha chiamato il Pronto Soccorso del DinoParent) vado subito a impicciarmi della storia di Olga e le chiedo come ha conosciuto Hocus&Lotus.
Il
mio amore per le lingue è nato fin da piccola. Con cugini sparsi tra
Australia, Canada e Stati Uniti e mio padre interprete per le forze
dell’ordine ho avuto la possibilità di crescere sempre a contatto
con l’inglese e sviluppare una curiosità per paesi, culture e
lingue diverse.
Non
a caso ho seguito un percorso di studi nelle lingue e nel turismo e
ho vissuto per dieci anni in Inghilterra dove ho potuto fare una
fantastica esperienza lavorativa in questo settore.
Quando
è nato mio figlio ho desiderato da subito crescerlo bilingue nonché
cercavo una professione che mi desse più flessibilità di orario
utilizzando le mie capacità linguistiche, perché no, con
l’insegnamento. Avendo avuto la fortuna di non imparare l’inglese
con il metodo tradizionale, sapevo che pur essendo bilingue ciò non
faceva di me una buona insegnante, né per mio figlio che per gli
altri. E fu così che navigando sul web trovai Hocus e Lotus. Mi si
apri un mondo! Finalmente qualcuno che la pensasse come me. Ho subito
amato Hocus e Lotus in quanto mi forniva un metodo valido per
l’apprendimento delle lingue, non attraverso traduzioni o regole
grammaticali, ma attraverso esperienze vissute ed emozioni positive.
Hocus e Lotus mi offriva e mi offre un metodo con cui essere sicura
che i bambini stanno imparando e che lo stanno facendo con gioia ed
entusiasmo.
Sono
così partita con la formazione. E dopo i primi tre anni in cui ho
mantenuto il mio lavoro full-time, finalmente da quest’anno ho
spiccato il volo come Magic Teacher a tempo pieno e ho da poco
fondato la mia Associazione Culturale The Language Lab. Hocus e Lotus
mi ha dato la possibilità di cambiare vita sia sotto l’aspetto
pratico, posso dire che oggi sono una libera professionista, che
sotto quello emotivo, sentimentale, nel modo di porsi agli altri, ma
anche nel modo di educare mio figlio.
Cosa
significa per te essere una Magic Teacher
Essere Magic Teacher è veramente un’esperienza a 360 gradi. La
formazione è continua non soltanto per quello che riguarda il metodo
vero e proprio ma anche per tutto il contorno che la rete ci offre,
come il nostro ricchissimo forum, i supporti che troviamo nella rete
per la nostra promozione e per le nostre lezioni, seminari,
aggiornamenti, articoli etc. Essere Magic Teacher vuol dire anche
mettersi in gioco in continuazione, interrogarsi, cercare soluzioni,
diventare punto di riferimento per il genitore e fonte di ispirazione
per il bambino. Il complimento di un genitore che più mi ha
lusingato non è stato mio figlio è diventato molto bravo in
inglese, ma mio figlio è rimasto stregato da te! Tra l’altro
arrivato in un momento in cui ero un po' in crisi con questa classe
di treenni scatenati che sembravano proprio non voler seguire il mio
acting-out! Ho imparato che ogni bambino è diverso e con i suoi
tempi e a tentare e ritentare di trovare il canale di comunicazione
con ognuno di loro anche se a volte sembra chiuso o nascosto. Nella
mia vita ho imparato, ad esempio, che grazie ai neuroni a specchio se
mio figlio la mattina non vuole vestirsi, lavarsi o andare a scuola,
se io alzerò la voce anche lui lo farà, quindi faccio un respiro
profondo e gli chiedo di farmi vedere come fa il velociraptor o
giochiamo a “now I am going slowly….now I am going fast!” e
funziona.
Com’è
nata l’idea del Pronto Soccorso del Dinoparent?
Per
me la collaborazione con i genitori è un aspetto fondamentale a cui
tengo e su cui punto molto. Cerco sempre in tutti i modi di
stimolarli e farli partecipi e vedo subito i risultati quando ci sono
genitori che seguono i loro figli a casa e quando non lo fanno. Così
ispirata dall’esperienza con mio figlio e dai racconti di alcuni
dei miei più convinti e attivi genitori, che è nata l’idea del
Pronto Soccorso del Dinoparent. Andando avanti con le varie storie
del corso mi accadeva spesso di trovarmi in situazioni della vita di
tutti i giorni in cui vedevo così palese l’occasione per poter
utilizzare frammenti di storie che pensavo, ”Ecco qui ci starebbe
proprio bene un ‘what a mess did you do this’ oppure un ‘not
so fast’ per tutte le volte che dicevo a mio figlio di non correre.
Perché non trasformare questi momenti in occasioni per utilizzare
l’inglese che i bambini avevano conosciuto durante la lezione con
me? Certo io vedevo queste opportunità perché conoscevo bene le
storie, ma un genitore, sempre indaffarato a dividersi probabilmente
tra casa e lavoro non se ne poteva certo rendere conto. Così ho
pensato di passare questa conoscenza ai genitori, per aprirgli gli
occhi, per fornire loro un’altra modalità bella e pronta per
creare il loro Dino Momento, giocando, divertendosi, ma facendo così
ripetizione, decontestualizzazione, esperienze vissute nella nuova
lingua e quindi apprendendo (anche per loro stessi). La risposta è
stata.. “è vero!, Non c’avevo mai pensato”… oppure ..”c’è
tutto questo nella storia?”…
Penso
che i genitori vadano stimolati tanto quanto i figli, che, come Magic
Teachers, bisogna lavorare per creare anche una complicità tra
genitore e figlio nell’utilizzo dell’inglese, quel giochetto che
fanno insieme e che è tutto loro, perché a volte i genitori non si
rendono conto che possono fare anche piccole cose nel quotidiano, che
non siano “e ora facciamo i compiti d’inglese!”, ed ottenere
grandi risultati.
Sono
molto felice che questa idea sia stata accolta con entusiasmo anche
dalle colleghe Magic Teachers e che sia stata caricata sulla
piattaforma. Spero molto presto di preparare anche il Pronto Soccorso
del DinoParent del Livello 2 e 3.
Olga ci ha già detto quanto sia importante la Rete di Eccellenza per lei e dunque non lo chiederò di nuovo, la sua assoluta sicurezza del metodo, la nostra assoluta sicurezza del metodo è ciò che ci rende irresistibili agli occhi dei bambini, ma anche agli occhi dei genitori e, mi accorgo, anche agli occhi di molte istituzioni che ci cominciano ad accogliere a braccia aperte.
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