martedì 17 novembre 2020

Corsi di lingua online: Leo ci dimostra che si può fare

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Un colpo di scena un po' teatrale questo COVID. 
È entrato d'improvviso nelle nostre vite, prepotentemente, cambiando la maggior parte dei nostri piani per il futuro, le nostre relazioni, i nostri punti di riferimento.
Medici in prima linea, maestri e professori in prima linea, genitori in prima linea, anziani in prima linea, operatori sociali, piccoli imprenditori, liberi professionisti ... una lunga categoria di persone che hanno cominciato a non dormire, a smettere di sognare per sé ma, soprattutto, per i loro figli, per i nonni.
Gli anziani e i bambini quelli che stanno pagando di più, come sempre. 
Fortunati quei bambini che possono stare con i nonni di questi tempi e fortunati quei nonni, che possono stare con i nipoti. Quanto amore nell'incontro dei bambini con i nonni,  come un passaggio di consegne che riguarda la vita. Tra loro scorre il vero senso della vita.

I sogni ... un altro pilastro della società. 
Proprio come i nonni, i sogni di tutti noi sono la nostra spinta verso il futuro. 
Senza i sogni le nostre vite diventano piatte e non hanno più un perché.

La scuola, che da anni sta diventando un luogo difficile, un luogo di competizione e giudizio più che di apprendimento, anche la scuola in questo momento soffre. 
La scuola è difficile per i bambini, per gli adolescenti, per i professori, per i bidelli ma anche per i dirigenti e per i genitori. 
Banchi con le rotelle si, banchi con le rotelle no. 
Mascherine si, mascherine no. 
Merenda seduti e alcuni pochi fortunati fanno ginnastica in piazza o nei giardini pubblici. 

L'homeschooling fino a qualche mese fa era considerato la scuoletta di chi non ce la faceva, mentre ora fa la differenza. Riesce a garantire in qualche modo il diritto e il dovere dei bambini e dei genitori all'apprendimento, all'istruzione. 
Un momento storico in pieno fermento evolutivo e speriamo che non ci sveglieremo tra le scie chimiche degli aerei militari ma piuttosto in un mondo rinato. 
Un mondo più forte, più consapevole e meno aggressivo.

In questo contesto il mio posto è accanto ai ragazzi che si iscrivono ai miei corsi di lingua onlilne
Corsi ai quali possono accedere bambini da tutto il mondo. All'inizio pensavo fosse solo un sogno, ma che passetto passetto si sta avverando. 
Il mio sonno è tornato sereno e nutriente. 
I bambini che si incontrano ai miei corsi non solo possono diventare amici, ma possono conoscere mondi e realtà diverse sperimentando così una socializzazione attiva all'insegna del rispetto, del divertimento, dell'apprendimento, dell'aspettaiva nei riguardi del loro futuro. 

I meno giovani (come me) forse ricordano ancora quanto divertimento e desiderio di scrivere si nascondeva dietro ai pen-friends che le allora scuole di tutto il mondo mettevano in contatto, creando legame e non competizione. 
Un'idea semplice e carina che ci ha legato per dei mesi ad amici mai visti e che mai abbiamo visto, che ci ha legato attraverso l'uso di una lingua straniera scritta. 
Allora sì che ci divertivamo a scrivere, non perfettamente e il corsivo a volte era un po' a zampa di gallina ma scrivevamo con passione e con desiderio.
Il desiderio e la curiosità di leggere la lettera che a volte impiegava settimane ad arrivare e ci spingeva a studiare per fare più bella figura la volta successiva, per poter raccontare di più, per vedere se l'amico lontano aveva capito quello che avevamo scritto e in caso, migliorare.

La volta successiva .... una sequenza di parole che non esiste più, un'aspettativa che sembra talmente lontana e improbabile che non ci interessa nemmeno. 
Noi viviamo nell'immediato. Andiamo talmente veloci che tutto avviene ora, solo ora e non ci sarà una volta successiva. Il piacere di tornare, di rivedere, di aspettare. Io credo molto nel qui ed ora, ma il mio qui ed ora proviene da un passato molto importante per me e spero possa andare in un futuro strutturato e non dissoluto.
Tutto questo ho cercato di insegnare ai miei figli che aspettano di rivedere gli amici della montagna, gli amici del mare, gli amici dei cavalli, gli amici dello StandUp, del BeachTennis o di qualsiasi altra cosa ognuno di noi fa e sogna di fare.

Tutto questo ho cercato di ricreare con i corsi online che propongo e proprio in questi giorni la prima soddisfazione arriva da Leone che pieno di voglia di fare e sempre sorridente già al terzo giorno di lezione scrive il suo pezzo in completa autonomia. Un dialogo visto che lavoriamo con il teatro. 
Non un dialogo copiato, un dialogo suo, inventato tutto da solo, scritto da solo e con grande orgoglio condiviso. 
Ringrazio Leone per il dialogo ma soprattutto per la sua voglia di fare, per non perdere il sorriso in questo momento che sembra non tramontare mai. Ci tengo a sottolineare che Leone ha fatto un bellissimo lavoro sul personaggio prima di scrivere il dialogo e lo ringrazio per averlo messo a disposizione durante la lezione. 

The exam
by Leone

Actors’ name Leo & Emyly

Title of Play The exam


Basic Information


Character’s name: Joseph

Age: 12 years old

Occupation: any

Where he/she lives: London


Attitudes


What emotion does your character have in the play?

My character in the play is anxious for the exam.


What is your character’s personality like?

My character’s personality is very sociable in-fact he has a lot of friends.


How is your character different from you?

My character is not very different from me. He has the same characteristics of me. 


Physical traits


How does your character move? (Slowly? Quickly?)

My character moves normally except before the exam at school.


Role in the story

Main character


Is your character a good one or a bad one?

My character is good, he is the main character of the situation.


What does your character want in the story? (To find love, to get something to eat, to escape)

My character wants to pass the exam and he is worried.

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THE EXAM


Joseph: I am very worried


Max: So I am, you will see that it will be fine.


DRRIIIIIN


Joseph: Oh, (the bell rings) let’s go in


Teacher: Good morning everyone


Joseph: Oh let’s do the test


ONE HOUR LATER


Teacher: Time over.  Now, you have to return your tests.


Joseph: Who knows how it will be. How was your task? 


Max: I am sure your evaluation will be better than mine.


Tim: I studied and I am not worried about the evaluation.


THE DAY AFTER


Teacher: Good-morning everyone.

I am going to give you back your tests and my evaluation of them.


Tim: 80% of the task is right, not bad!!


Joseph: I don’t care about your evaluation, I am happy with mine!

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