giovedì 11 febbraio 2016

La Voce del Noce di Annamaria Gozzi e Giorgia Ponticelli

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Tempo fa stavo passeggiando nel quartiere di Trastevere in attesa che i miei bambini uscissero da scuola e sono passata alla libreria Anicia. Una libreria piccola ma ben fornita, una libreria storica a Roma. Una libreria che lavora tanto con le scuole e che è anche editore. Una libreria che predilige la qualità alla quantità. Curiosando tra i loro scaffali mi è capitato tra le mani La Voce del Noce di Annamaria Gozzi con le illustrazioni di Giorgia Ponticelli e me ne sono innamorata.

La Voce del Noce di Annamaria Gozzi, illustrazioni di Giorgia Ponticelli, Ed. Anicia


Io il nonno non l'ho mai conosciuto,
però quando guardo la corteccia penso a lui
poi prendo un cuscino, mi sdraio sulle radici
e immagino di parlargli.

Gli alberi sono il nostro contatto con la madre terra, con il nostro passato, le nostre radici, la nostra cultura e la nostra linfa vitale. Quali migliori parole per spiegare ad un bambino chi sono i nonni? Quante streghe, fate, principesse e maghe parlano con i loro antenati attraverso gli alberi? Indiani, nordeuropei, africani .... tutti hanno gli alberi nella loro tradizione. L'albero è secolare, è forte, è vita. A Natale si adorna un albero come simbolo di festa. Anche io nelle mie storie di Alice e Giallo  ho inserito una quercia antica che rappresenta la sicurezza, lo scorrere della vita, la forza. La forza della vita, questo sono gli alberi.
Trovare questo libro in autunno e vicini al 21 novembre (giornata nazionale dell'albero) non può essere un caso e così ho pensato che dovevo assolutamente farne qualcosa.
L'ho letto ai miei figli e al loro amico Michelangelo.
Sono rimasti in silenzio ad ascoltare poi hanno disegnato ciò che la storia ha lasciato nel loro cuore.

Micól disegna Ceno

Micól disegna Ceno

Micól disegna Ceno

Ceno disegnato da Micól

Michelangelo disegna Ceno

Michelangelo disegna Ceno

Ceno disegnato da Michelangelo
È sorprendente quanto una storia come La Voce del Noce possa entrare nel cuore dei bambini. Micól ha 5 anni appena compiuti e ha disegnato un albero con dei fiori dicendo "mamma guarda gli alberi danno anche i fiori e i frutti, lo ha detto Ceno".Michelangelo ha 9 anni e ha disegnato un albero spoglio ma con le radici e con i rami. Anche lui però ha deciso di mettere almeno un fiore e due uccellini sull'albero perché così i bambini rappresentano la vita. Direi che Micól e Michelangelo hanno un futuro come illustratoriperché sanno ascoltare e amare le storie.

Radici, albero e rami; passato presente e futuro; e visto che siamo in autunno la caduta delle foglie e la pioggia prendono sapore. Proprio ieri mio figlio piccolo, quasi 3 anni, ha raccolto tante foglie per strada dicendo "mamma ci sono foglie di tutti i colori, gialle, verdi, rosse e marroni ma quelle marroni si rompono". Oggi a Roma è chiuso quasi tutto perché piove tanto e i bambini hanno chiesto se gli alberi sono felici quando piove. Si sono preoccupati per via della storia di Ceno
L'altro giorno
c'è stato un temporale.
Il vento prendeva a schiaffi la
chioma di Ceno fino a che un ramo
si è spezzato ed è caduto a terra con
tutte le foglie. Ho avuto molta paura.
Una paura che saliva dalla pancia.
Ho pensato a Ceno ma ancora di più al nonno.
Allora ho spiegato loro che sicuramente qualche albero soffre perché magari prende schiaffi e perde una chioma ma gli alberi sono fortissimi e sicuramente torneranno a giocare con il vento e con le rondini. Abbiamo parlato di come le radici sono le fondamenta degli alberi, il loro sostegno ma anche il loro nutrimento e poi della funzione delle foglie. A tal proposito ho letto loro una mia fiaba inedita in dirittura di arrivo
Ogni albero ha le radici,
proprio laggiù, sotto terra.
Alcuni le hanno sotto l'acqua.
Dalle radici le piante bevono e portano l'acqua agli scienziati.
Una radice è come una cannuccia, una cannuccia è come un tubo.
Di tubi ce ne sono miliardi che portano acqua su tutto il pianeta.
Così le radici portano acqua a tutte le foglie, attraverso il tronco e i rami. 

A questo punto ho disegnato su un cartoncino abbastanza grande e con una matita dal tratto molto leggero, lo scheletro di un albero lasciando mia figlia a colorarlo a suo piacimento e guardate cosa è stata capace di fare
Micól disegna Ceno in autunno

Micól disegna Ceno

Micól colora le radici

Ceno in autunno disegnato con tecnica mista al decoupage
 Finita questa opera d'arte che sicuramente merita una cornice, hanno voluto sapere come mai le foglie non sono tutte uguali e abbiamo parlato del fatto che benché le foglie non sono tutte uguali e hanno forme e colori diversi, sono tutte importanti allo stesso modo. Per vedere la differenza tra una foglia e l'altra abbiamo letto un libro che avevamo in casa Alberi e Uccelli, della collana Bellodasapere, editoriale scienza della Giunti.
Anche questo un libro estremamente interessante e pieno di spunti per i bambini.
Quante cose si possono imparare partendo da un libro. Da una semplice lettura.
Alla fine questa giornata di pioggia si è rivelata estremamente fruttuosa ed educativa.

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