Questa volta, per il Progetto NaturalMente, abbiamo deciso di regalare un sogno ai bambini e siamo andati a leggere in una meravigliosa area faunistica nel Parco Nazionale d'Abruzzo, al Centro Visita Daini, dove Goffredo e Agata accolgono tutti con un grande sorriso.
Silvia legge |
Abbiamo letto la storia di Viola, una ragazzina di 13 anni che per il suo compleanno va sempre in gita in montagna con il suo adorato nonno. Del libro Viola, lo sgrufolo e il palio dei tritoni, di Maria Giuliana Saletta, Verdone Editore; cito solo alcune righe, quelle che secondo me stringono un intenso legame tra la persona e la natura, la ragazzina e il nonno, il giovane e il vecchio, l'incoscienza e la coscienza, la scelta di uno stile di vita e di valori emotivi profondi.
Montagne, alberi e nonni sono le nostre radici profonde ed è bello vederle attraversare da un'adolescente immaginaria.
[...] le sue amiche le sembrano un po' sciocche, insulse, non parlano d'altro che di ragazzi, quanto è bello quello, quanto è figo quell'altro. Una noia mostruosa!!! Cosa ci sarà poi di bello nei ragazzi Viola proprio non lo capisce. Sono pieni di brufoli, hanno delle voci stridule e non parlano d'altro che di calcio. È molto più interessante una bella passeggiata tra i boschi di una festa con quelle smorfiose e con quei trogloditi dei maschi. Chissà poi perché sono stati inventati? - pensa Viola. - Forse perché quando invecchiano diventano degli uomini meravigliosi come il nonno ... peccato che prima non servano a nulla!Il libro non è dei miei preferiti perché troppo educativo e poco evocativo mentre io sono una sognatrice ma devo dire che ha avuto il suo effetto ed è piaciuto agli ascoltatori. Abbiamo letto NaturalMente solo una piccolissima parte del libro e poi siamo andati a scoprire la natura con Goffredo.
Goffredo |
In autunno vento e nuvole si scagliano sopra le nostre teste per far scendere pioggia a volontà e dissetare i moribondi. Le nuvole si addensano, il sole si allontana ed è sempre più coperto dal freddo, il chiaro è sempre più scuro e l'acqua diventa neve, a volte ghiaccio. Ecco l'inverno. Il bosco dorme finché può, poi si scuote per i brividi di freddo e di fame e uno scossone allontana le nuvole. Il sole è più vicino e più caldo e le rondini tornano al loro nido risvegliando animali e fiori. Ecco la primavera colorata. Le ultime nuvole si sciolgono in acquazzoni brevi e burrascosi. Il sole sempre più vicino scalda e infuoca. I rigagnoli sono ormai ricordi lontani e la sete è sempre più bruciante nello stomaco. Ecco la calda estate. Il terreno è infuocato e i fiori esplodono. L'ultimo respiro caldo della terra è un sospiro così forte che chiede acqua al cielo e spinge via il sole e tornano le nuvole e il vento. Ecco l'autunno per ricominciare.
Goffredo entra nell'area faunistica con ragazzi e ragazzini.
In questa stagione i daini sono bruttini perché si strappano il pelo di dosso per il caldo. In questa zona l'uomo non interviene nel percorso della natura. Ci sono aquile e falchi che volteggiano in cielo, hanno fame e aspettano qualche daino cucciolo da portarsi via con i loro enormi artigli. Di notte ci sono i pastori abruzzesi a difenderli ma le aquile sono terribili e temibili. Se ci pensate, però, anche l'aquila, NaturalMente, deve mangiare e se non ha fame, non uccide!
Il prato qui si concima NaturalMente con la cacca a pallini dei daini e ... tutti i bambini ridono!
Abbiamo piantato Biancospino, Rosa Canina, Abete Bianco, Faggio, Pero, Melo, Ciliegio selvatico e tutto cresce spontaneamente.
I bambini accarezzano i daini. La più mite di tutti è Nerina, una daina di 16 anni che è di nuovo incinta. Nessuno però deve accarezzare il maschio più forte. Lui è il capo, ci segue ed è geloso delle sue daine ... attenti che non scherza!
Finita la lettura e finita la visita ai daini tutti a mangiare il panino con salsiccia e verdura e poi a giocare. I giochi del parco sono in ferro battuto verniciato, come erano quelli da mia nonna, quando avevo 6 anni.
In tutta la giornata nessun bambino ha chiesto di guardare un cartone animato o di giocare con il cellulare di mamma, neanche durante la lettura. Ma tutti hanno chiesto il pane da offrire a Brando che con il tempo e tanta generosità diventerà un ciccione.
Grazie Goffredo e grazie Agata, torneremo presto.
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