lunedì 6 giugno 2016

Extensive readings. Potenziamento dell'apprendimento della lingua straniera: le ripetizioni nella lettura

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Come oramai chi mi segue da qualche anno sa, io uso la lettura come potenziamento dell'apprendimento della lingua straniera, ma anche miglioramento della propria lingua.
Sembra una questione abbastanza scontata eppure, nel mio percorso di ricerca, non risulta per niente banale.
Si fa un gran parlare di quali libri leggere, di come leggerli, di chi li sceglie, dove leggerli, perché leggerli ma non si specifica mai abbastanza, secondo me, che la differenza la fa la relazione nella lettura e quindi prima di decidere quale libro leggere bisogna sempre avere chiaro in mente il fine per cui si legge, a chi o con chi volete leggere.

Ci sono associazioni che promuovono la lettura di albi di qualità per uno sviluppo relazionale, e quindi neuronale (qualcosa che ha a che vedere con il migliore sviluppo neuronale là dove ci sono maggiori relazioni da costruire), mi permetto solo di ricordare a questo proposito cari genitori che un buono sviluppo neuronale equivale anche al rallentamento o alla prevenzione di malattie future;

ci sono associazioni che promuovono la letture di albi di alta qualità editoriale, ovviamente non mi sento di dire che fanno male ma semplicemente mirano più all'opera d'arte che allo sviluppo neuronale (rimanendo d'accordo sul fatto che comunque stimolano e sviluppano) e mi sembra anche giusto imparare a capire l'editoria di qualità per non buttare via i soldi in acquisti che in seguito diventano solo mangiatori di polvere;

ci sono associazioni che promuovono la lettura di libri mirati al superamento emotivo di alcune tappe evolutive dell'uomo (nella sua ontogenesi completa), sono libri che non amo particolarmente soprattutto nella fascia prescolare (come fare la nanna, come togliere il ciuccio, come togliere il pannolino ... insomma sono i genitori a dover essere istruiti in questo caso non i bambini), ma forse potrebbero essere ben impiegati nella fascia della terza (oramai quarta) età, dove leggere con gli anziani stimola la loro curiosità e voglia di vivere e magari anche la voglia di aprirsi di fronte ad un lutto che portano nel cuore da una vita, o altro evento dannoso mai espresso; perché chi si occupa degli anziani non deve solo pensare alle minestrine e alle medicine ma anche, e soprattutto, al loro umore e ad accompagnarli ad una morte serena, senza pesi nel cuore.

In tutto questo marasma di associazioni e studiosi e promotori ci sono anche io che promuovo la lettura come potenziamento al bilinguismo e all'apprendimento della lingua straniera (seconda, terza, quarta ...).
Io sono piccola piccola e quindi abbiate pazienza se quello che dico lo hanno già detto gli altri, lo so ... in fondo io faccio ricerca per capire e trovo quello che gli altri scoprono!
Dunque, una delle cose che ho imparato in questo mio viaggio è che ogni lettura va mirata al suo scopo, le mie sono mirate al potenziamento dell'apprendimento della lingua.
Nei miei corsi io uso un metodo molto strutturato (Hocus&Lotus) che porta i bambini a sviluppare un'apertura mentale pari a quella del bambino bilingue ma senza strafalcioni, infatti io sono un'insegnante certificata e in continua fase di ricerca e non una nonna che insegna la sua lingua al bambino anche in dialetto (e oso dire sante nonne che insegnano dialetti e tradizioni che guai a perderli, sono oro per l'apprendimento della vita).
No, io devo saper formulare frasi, pronunciare bene, leggere, scrivere, cantare, osservare, valutare, organizzare lezioni e improvvisare strategie del momento ... tutto questo deve arrivare al bambino come la cosa più naturale del mondo all'interno di una relazione affettiva positiva.
A tutto questo sono solita aggiungere delle Extensive Readings (E.R.) mirate in base a ciò che voglio far emergere.

Oggi ho scelto di parlare delle letture che scelgo in base alle ripetizioni strutturali contenute.
Le ripetizioni nelle letture che scelgo di fare sono un po' come una lezione di grammatica.
Nel momento in cui in un testo ci sono molte ripetizioni e poche varianti, per lo più di aggancio tra una ripetizione e l'altra, ci si distrae meno con il significato della variante e si innesca un meccanismo di acquisizione della struttura linguistica quasi innato.
Dobbiamo infatti pensare, come il teatro insegna magicamente, che quando si dice un gesto naturale, un modo di dire naturale,  questo deriva in realtà da un grande lavoro di meccanizzazione.
Pensate al bambino che impara a dire mamma:
ma
ma ma ma ma ma ma ma
ama amma ama ma
ma ma ma amma
...
fino a dire mamma, la prima volta che dice mamma tutti applaudono e il bambino è felice, vive una relazione felice in cui acquisisce autostima e voglia di andare avanti e quindi ci riprova:
ma ma ma
amma amma ma
ma ma amma
mamma
Poi, dopo tanto chiamare mamma (pensate a quante volte un bambino dice la parola mamma), dire mamma diviene un processo naturale, un parlare naturale e spontaneo. Quindi spontaneo non vuol dire che nasce dalla tua bocca come un fiore dal terreno, così inizio sempre le mie Extensive Readings (con bambini di almeno 4 anni) con letture ripetitive, che sanno un po' di filastrocca. Possibilmente di storie legate al folclore popolare della lingua studiata e là dove non è possibile,  mi affido a buone traduzione.

In inglese uso la simpaticissima storia popolare danese The Fat Cat, ma naturalmente non perdo occasione di leggere The Very Hungry Caterpillar di Eric Carle che oggi credo tutti conoscono e forse anche in diverse lingue, a questi due libri ultimamente ho aggiunto una scoperta recente ma davvero fantastica parlo delle storie di Karma Wilson e Joan Rankin, in particolare io preferisco A Frog in the Bog.

 

Ancora invece non ho trovato la magia delle ripetizioni negli albi ispanici ma sto ancora cercando, per il momento mi limito ad usare ¡Esto Es Mío! di Michel Van Zeveren, nella traduzione di Rafael Ros ma spero riuscire a trovare qualcosa di originale spagnolo.


Al prossimo appuntamento di lettura.



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