sabato 16 luglio 2016

La risa contajiosa - Jaime Gamboa e Maria Elena Valdez

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Un libro giunto nella mia vita a ciel sereno, improvvisamente e in un momento in cui sembra che da ridere ci sia poco.
Il mondo continua a distinguersi nei colori dei vestiti e nei costumi politici e io, dopo aver letto questo libro ai miei figli e averli visti ridere contagiati appunto dalla risata contagiosa della Señora Presidenta, mi sono chiesta:
E se il mondo invece fosse diviso per umori che si incontrano, si riconoscono e condividono ideali e stili di vita? Certo Gurdjeff in questo caso avrebbe ragione. 
Nel percorso dei miei studi un maestro mi disse una volta:
Le emozioni sono reazioni fisiche non si muovono nello spazio separatamente da noi e sono gravi e contagiose come le malattie infettive. 
In effetti ricordo ancora moltissimi anni fa, quando uno dei bambini cominciava a ridere, dopo un po' ridevamo tutti a crepapelle, e dopo un po' ridevano anche gli adulti ... ecco ne vedo sempre meno di queste malattie contagiose.
Anzi mi sembra che oggi di contagioso ci siano solo paura e odio.

In ogni caso leggendo questo libro rifletto sul fatto che è vero un mondo senza parole si organizza e vive purché ci siano i colori, ma se togli anche i colori allora tutto perde di senso e solo una fragorosa risata può rompere il buio e amaro silenzio e riportare vita e colori nel paese.
Se poi due paesi si organizzano in un commercio paritario di risate in cambio di colore, allora tutto funziona diversamente e ci sono meno persone tristi, malate e impaurite.
Lo so, sono fuori moda, obsoleta, antica ma qualcuno mi chiamava Nonna Papera già a 25 anni e nonostante questo continuo ad essere me stessa.
Dal paese del silenzio, dove nessuno parla e si comunica diversamente (perché è ben possibile farlo e più facilmente ci accorgiamo dei gesti) arriva un semino che vuole crescere in una fragorosa risata contagiosa, risata di amore e allegria.
En un país que no existía palabra hablada [...]. Todo iba de maravilla, hasta que un día ocurrió lo inimaginable: ¡Se acabó la tinta! Y ahora ¿cómo iban a comunicarse? Ante ese gran dilema, ¿acaso la solución estaba escondida en una carcajada?
Buona lettura

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